PUBBLICHE SCUSE DI UN TESSERATO AD UN ARBITRO

 In CALCIO

Lettera  aperta

 

Nei miei quasi 30 anni di calcio praticato, prima nelle categorie federali e poi nelle associazioni amatoriali, non mi era mai capitato di trovarmi nella posizione di “querelato” a causa della mia condotta e del mio comportamento.

Oggi, però, nel pieno della mia maturità, sebbene immutata la passione per il calcio,  mi sento nel dovere di porgere le scuse e confermare stima e considerazione alle persone che ho offeso.

E’ accaduto che il giorno 7 giugno scorso, presso lo Stadio Comunale di Sogliano Cavour, insieme ad una gruppo di miei amici ed ad una moltitudine di spettatori, io assistevo alla finale di calcio amatoriale tra il Parabita e la mia squadra, il Melissano, organizzata dall’Associazione AICS della quale, peraltro, ero tesserato.

Nello scorgere sulla stessa tribuna l’arbitro di una partita disputata quasi un mese prima, mi lasciavo andare ad alta voce e con continuità ad una serie di insulti, ingiurie e minacce che costringevano l’arbitro stesso ed alcuni suoi colleghi ad allontanarsi dalla postazione.

Di conseguenza sono stato querelato dalla persona che ho offeso .

Oggi prendo atto che l’arbitro in questione è disponibile a rimettere (ritirare) la querela e tanto non a fronte di risarcimento in danaro ma solo a seguito del mio doveroso gesto di pubbliche scuse.

E l’amico arbitro mi ha chiesto di rimanere nell’anonimato proprio per non alimentare qualsivoglia forma di protagonismo .

Davanti a questo bell’esempio di cultura sportiva ed anche di umana comprensione , io non posso che affidare ai social network  la presente lettera aperta , tramite la quale intendo formalizzare le mie scuse alla sua persona ed alla Associazione AICS che ho offeso, convinto come sono che ogni arbitro va rispettato sempre e non solo per la istituzione che rappresenta ma per il fatto stesso di essere persona e che come tale può anche sbagliare.

Anzi approfitto di questa vetrina per rivolgere un accorato appello a tutti i calciatori e dirigenti delle tante, tantissime squadre che oramai popolano le associazioni amatoriali : cerchiamo di essere sempre comprensivi verso gli arbitri, verso tutti gli arbitri,  perché per farci divertire si allenano quanto e più di noi, trascurano gli affetti familiari,  comprendono i nostri stati d’animo e molto spesso fanno finta di non sentire i nostri sfoghi, e quando sbagliano lo fanno sempre in buona fede .

Mi rendo conto che il mio comportamento è risultato ancora di più incomprensibile perché non “ a caldo” al termine di una partita, ma dopo quasi un mese dall’ evento, quasi fosse atteso e premeditato.

Così come mi rendo conto che l’arbitro in questione è avulso da qualsivoglia interesse e che pratica l’attività amatoriale con sacrifici di ogni genere .

Caro C……, stringiamoci qui pubblicamente la mano con la certezza di rivederci presto nel luogo che più amiamo : il terreno di gioco.

Con sincera stima ed affetto .

Rocco Musio

 

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